Arrivederci

Io lo odio il Natale, oramai da diversi anni. Non fosse per le bambine e per Fra che, anche se non ci crede, ci tiene all’atmosfera, io non vorrei nemmeno la casa addobbata a festa. Non so se la cosa è nata con la morte di mio padre e dal non avere qualcosa da festeggiare, fatto sta che il Natale mi sta sul culo, che ci posso fare … una scusa per fare dei regali, per vedere le bambine scartare ed essere contente. 

Adesso ho un motivo in più per odiare questo periodo. Non solo la mia cagnolina è morta di buon 24 dicembre a 17 anni di età, ieri è morta anche la nostra gatta, la nostra Stellina. Operata ora di pranzo per endometriosi, morta per complicanze la sera sul tardi. 

È che dire? Che dire. Bah.

Sono quelle cose che non ti aspetti, che ti prendono come un senso di vertigine, ti assalgono come una crisi di panico. Non importa quante lacrime ti scendono, il pugno forte in pancia ti becca lo stesso. La porti ieri mattina nel suo trasportino ad operare per farla stare meglio, la passi a trovare ancora mezza addormentata e dolorante nel primo pomeriggio, e l’indomani mattina torni a casa con un trasportino vuoto. 

VUOTO

E vuoto non c’è solo quel trasportino. Vuote ci sono stante cose. Ci sono i suoi cuscini, c’è il suo posto nel divano che avevi involto nella plastica per farla continuare a salire, c’è il vuoto di un piattino in meno per il loro pasto, c’è il vuoto nel cuore di due bambine e di due adulti, e ognuno lo esprime a modo suo. 

8 anni. Sarebbe stato il nono Natale. Il nono capodanno di botti che a lei “checcazzomenefregachetantoiostodentroalchiuso” e dormiva lo stesso, 8 anni pieni di nessun miagolio tranne in momenti che ti facevano anche sobbalzare perché lei proprio non si sentiva mai, non c’era. La gatta più silenziosa del mondo, la più mite, la più impacciata, la più paurosa. Rimaneva impigliata nelle tende perché non ritraeva le unghie, perdeva dalla bocca le crocchette quando mangiava. Le crocchette, il suo vizio di levarle ad una ad una dalla ciotola e di posarle in terra, prima i mangiarle. 8 anni acciambellata sul cuscino della sua cuccia, dove passava la maggior parte del suo tempo.

E se non ci piangi su come le persone si aspettano passi pure per quella a cui non gliene frega un cazzo.

Vaffanculo.

3 risposte a "Arrivederci"

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