In Sardegna perché…

20 giorni, quest’anno sono stati in tutto 20 giorni tondi tondi.

Non mi voglio soffermare quest’anno sulle cose andate male, o che non mi sono semplicemente andate a genio, perché poi questo significherebbe tenere dei ricordi brutti che andrebbero ad offuscare dei ricordi invece parecchio belli. Quindi con il sorriso posso affermare che, in Sardegna perché…

Perché alla fine vedi che tua mamma non sta così male come credevi, ed è dura crederlo avendola lontana.

Perché ritrovi tuo nipote e finalmente capisci quando parla.

Perché tua nonna non ti riconosce ma quando le fai capire chi sei ti dice che sei bella (e grassa, ma vabbè, là si perdona).

Perché tua sorella puoi rivederla dopo 2 lunghi anni.

Perché in Quella Casa è l’unico posto dove senti tuo Padre accanto, e non perché ci siano le sue ceneri, ma perché sai che Lui sta sempre li, ed è per quello che quella casa li deve stare.

Perché ci sono concentrati i compleanni di figli e nipoti.

Perché trovi una bambina che ti riempie di baci anche se non sa chi sei.

Perché tua cugina scende solo per salutarti. E hai di nuovo la sensazione che abbiate buttato via troppo tempo a non andare d’accordo.

Perché il Bruco Mela è sempre il Bruco Mela, sopratutto se hai Sara con te nei vagoni, e quest’anno c’è salita pure mia mamma.

Perché il Mio Mare rimane quanto di più bello esista al mondo, non ce ne sono altri che gli somiglino e non andrei mai nemmeno in giro a cercarne di diversi.

Perché il profumo dell’aria è buono.

Perché il cibo è buono.

Perché sono buoni i culurgiones che Nella mi fa ogni anno quando scendo solo perché sa che mi piacciono tanto e che non ne mangio per un anno mentre sono fuori dalla mia Terra.

Perché il gelato di signora Marilena è sempre buono e si vede che con noi lo gusta con gioia.

Perché le cena da Zio Mauro e Zia Betty sanno di risate e di tempi andati, e di scherzi con il braccio con i punti da far baciare a noi bambini e di giochi fatti in casa, in quella casa, di mille cene di Natale, di Pasqua, di Capodanno o anche solo della domenica, e ogni tanto mi pare di girarmi e rivedere li mio nonno seduto su una poltrona che non c’è più.

Per la parmigiana di melanzane con 40 gradi ma cacchio quanto era buona!

Perché Zio Paolo, Zia Paola e i loro pranzi tutti insieme credo sia proprio un crimine poterli fare solo una volta all’anno.

Perché il vino con le pesche di Zio Paolo è il vino con le pesche di Zio Paolo e come ci divertiamo quando stiamo li tutti a berlo mai in tutto l’anno.

Perché le cozze che pesca zio Paolo sono le più buone del mondo.

Perché abbiamo conosciuto un bravo ragazzo che pesca per passione, cucina per passione e sta insieme agli altri per passione (e perché fa le cacchio di paste più buone mai assaggiate).

Perché abbiamo finalmente grigliato nel giardino di casa e quella carne aveva un gusto così buono che non troverà simili per il resto della vita, perché va bene la carne (che già il suo sapore fa la differenza), ma vuoi mettere la birra, il momento, la compagnia, tutto questo da un sapore in più.

Perché la seconda grigliata, quella di pesce, non la abbiamo potuta fare perché pioveva ma tanto noi avevamo la griglia elettrica e quelle orate erano buonissime!

Perché i panini dei “caddozzoni” sono sempre buonissimi anche se te li fanno senza i guanti e dopo che hai mangiato il panino con cavallo e aglio e prezzemolo stendi le zanzare con l’alito e se invece hai mangiato quello con la cipolla e il würstel è meglio che con la tua dolce metà dormiate non faccia a faccia!

Perché i chioschetti in spiaggia sono patrimonio dell’umanità e devono rimanere dove stanno e cari conterranei siete dei dementi se permettete che li levino senza fare come minimo una rivoluzione e una guerra civile, anzi chiamatemi perché ci vengo pure io a fare casino.

Perché l’Eclissi Totale di Luna ce la siamo gustata dall’inizio alla fine e abbiamo trovato anche tutti i pianeti che si vedevano benissimo quella notte. Marte stava la, sotto la Luna e rosso rosso. Poi Venere Saturno e Giove, tutti visibilissimi ad occhio nudo! E abbiamo fatto tante foto, con il cellulare, che sono venute uno schifo ma io le guardo e per me sono bellissime.

Per le due pizzate che abbiamo fatto allo Scacco Matto, la pizza insomma, meglio quella fatta da Patrizietta che quella fatta dal pizzaiolo, che grazie al cielo hanno cambiato. ma le canzoni, il karaoke, Jessica che canta, le voci bellissime di alcuni e le voci assurde di altri (da premiare il coraggio), mi hanno riportata indietro di 15 anni a quando si ballava latino americano e mangiavo al Sueño il risotto alla marinara più buono del mondo (sempre cucinato da Patrizietta), e ho sentito la mancanza di un insegnante di latino Americano che era una persona speciale e anche di vecchie amiche che poi hanno voltato la faccia.

Per Porzia e la sua felicità di uscire quasi ogni giorno.

Per le due passeggiate a cavallo fatto dalle bambine, anche se poi Maria il secondo non lo ha finito perché impaurita dal cavallo che faceva un pochino di capricci.

Per lo stabilimento nel quale siamo andati e dove ci siamo trovati benissimo, perché abbiamo capito che a 40 anni suonati portarci dietro asciugamani, ombrelloni, spiaggiole, giochi dei bambini, merenda e acqua potabile, magari non ci va più di farlo e se possiamo trovare la maggior parte delle cose li a portata di mano a un prezzo comunque onesto e sia, la cosa s’ha da fare.

Per il giardino di casa che cerco sempre di tenere un attimo verde ma che mamma sicuramente darà seccare in un paio di settimane.

Perché ogni anno quando arrivo, la prima cosa che faccio è lavare il giardino in tutta la sua enorme parte pianellata con il cotto, rimanere almeno 90 minuti con l’acqua aperta (con gli improperi di mia mamma), bagnarmi i piedi con la scusa di pulire, godere di nuovo di quello spazio, lanciare l’acqua in alto a pioggia e farmela cadere addosso per rinfrescarmi, bruciacchiarmi i piedi e vedere il segno dell’infradito che esce intorno al piede un po’ arrossato.

Insomma, di perché belli ce ne sono tanti.

Ma la Sardegna non è sempre solo bella. La Sardegna riporta ricordi dolorosi e persone che vorresti aver chiuso fuori dalla tua vita per sempre. Ma puoi sempre sperare che muoiano quelle 😛

 

 

 

 

 

2 risposte a "In Sardegna perché…"

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